Siamo veramente felici di poter intervistare Kristine Opolais, astro del panorama lirico internazionale che ha all’attivo numerosi e importanti successi.

1. Come e quando si è avvicinata allo studio della Musica? Quando è arrivato l’amore per l’Opera?

Era il desiderio di mia madre, io sarei voluta diventare un’attrice cinematografica. A quel tempo lei decise che non sarei dovuta essere un’attrice, ma che avrei dovuto studiare musica lirica e cantare. A me piacevano la musica rock e quella pop, questo era completamente contro i miei piani e desideri. Avevo circa 17 anni quando me lo disse. Stavo cantando a casa e lei menzionò un concorso di bellezza per ragazzine per cui serviva un talento per partecipare.
Il mio era cantare una canzone, con le mie parole e la mia musica, su un palcoscenico. Mia madre ascoltò la mia voce e mi disse: “Dovresti provare a fare la cantante lirica.” Fu una vera sorpresa per me, visto che stavo cantando con uno stile più in linea con il pop o il rock. E fu così che decise, ed iniziò a mandarmi a studiare una volta a settimana da una professoressa al Conservatorio. Era una cantante lirica molta conosciuta in Lettonia, Regīna Frīnberga.
Fu la mia prima insegnante, avevamo lezione una volta a settimana. Dopo un anno decisi di smettere. Dopo due anni, ritornai sull’idea. Era ancora il desiderio di mia madre, e lei non era molto in salute a quel tempo, io volevo che fosse felice e si sentisse meglio. Così tornai da Regīna, e poi iniziò a piacermi qualcosa nel modo in cui cantavo. Lei mi diede un CD di Maria Callas da ascoltare, conteneva “O mio babbino caro”, che mi sbalordì totalmente. Sentii un’energia strabiliante da quella voce. Prima, quando ascoltavo la musica lirica, non mi piaceva nulla. Questa registrazione della Callas aveva senso per me. Per capire me stessa, non per mia madre, ma per capire quello che stavo provando.

Read the complete interview in the November issue of Opera Life Magazine, beginning on page 29, available here.